Milo Infante

blog personale

Il fatto del giorno

Berlusconi molla Letta Renzi l’ha già fatto

Berlusconi  molla Letta e il  governicchio della larghe intese si ritrova improvvisamente a dover fronteggiare intese sempre meno larghe. Osteggiato ormai apertamente dai “lealisti” di Forza Italia, contrastato in punta di penna da Renzi e in punta di spada da Grillo,  Enrico Letta si prepara quindi ad  affrontare lo scoglio della legge di stabilità con la sola stampella traballante di Alfano e dei “poltronissimi ministri”, Lupi & C. a soli pochi giorni dall’ennesima bocciatura, da parte dell’Europa,  che in sostanza ritiene “acqua fresca” le misure adottate per ridurre il  debito pubblico e rilanciare l’economia. Alla faccia di “Palle d’acciaio Letta (copyright Letta da Giletti )imagesCAC03D19

Già perché quello che a detta di tutti manca al governo Letta è di sicuro un po’ di coraggio in più: riforme e provvedimenti in grado di far ripartire l’economia in primis. Tagli alle spese, agli sprechi, ai privilegi di chi troppo ha avuto in questi anni e spesso poco ha dato.

E invece niente. Mesi persi nel tentativo non tanto di cancellare l’Imu quanto di mascherarlo sotto una miriade di tasse e balzelli la cui somma supera di gran lunga quella che gli italiani avrebbero pagato con la vecchia (e odiata) tassa sulla prima casa. Iva aumentata di un punto (alla faccia del rilancio dei consumi) accisa sulla benzina che cresce anziché diminuire. Comuni sull’orlo del fallimento costretti a loro volta ad aumentare tasse e balzelli locali per sostenere le spese ordinarie.

In mezzo, gli italiani. Sballottati tra l’annuncio dell’uscita dal tunnel della crisi (Saccomanni) e l’immediata smentita (potete scegliere: Europa, imprenditori, fondi monetari etc) costretti sull’onda degli annunci a fare i conti del bilancio domestico la sera e a rifarli la mattina  seguente.

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Salvo il fatto di trovarsi tutti in coda, buoni e zitti, cercando di correre in un Pase che, se fino a ieri era fermo, oggi va decisamente indietro.

 

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