Milo Infante

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Il fatto del giorno

Ilaria è morta a vent’anni uccisa dal suo amore malato

Ilaria Pagliarulo non ce l’ha fatta, e’ morta a vent’anni  in un letto di ospedale. Ha lottato fino alla fine, ma il secondo colpo di pistola che il suo convivente le ha sparato, a distanza di quasi 8 ore dal primo, le è stato fatale. Si sarebbe salvata, Ilaria, se solo non fosse stata malata di un amore malato, che l’ha spinta a giustificare il suo convivente che le aveva sparato una prima volta e l’ha portata a medicarsi da sola, con un po’ di disinfettante e un cerotto, il primo colpo di pistola che le aveva perforato un rene.

C’è voluta tutta una notte e un secondo colpo di pistola che l’ha raggiunta alla schiena per convincere Ilaria che era ora di scappare da quell’uomo che già da tempo la seviziava, la torturava, la faceva vivere nel terrore. Ma ormai era troppo tardi. La fuga in macchina, accompagnata dalla mamma, verso un ospedale dove però è arrivata in gravissime condizioni, mentre lui, Cosimo de Biase, 24 anni di una vita che forse non valeva la pena di vivere, continuava a esplodere contro le due donne colpi di pistola. Si è calmato solo quando, finalmente, sono arrivati a carabinieri. Di fronte agli uomini in divisa si è subito tranquillizzato, come se non fosse successo niente. Ha tentato di nascondere la pistola nelle mutande prima di venire disarmato e portato in carcere. statte1

Adesso Ilaria è morta e per Cosimo la vita continua in carcere. Almeno per il momento. Il suo avvocato ha già chiesto una perizia psichiatrica. Chissà mai che qualcuno non decida che Cosimo, al momento dell’aggressione, non era in grado di intendere e volere. Aprendogli così le porte del carcere e magari consentendogli di trovare un’altra Ilaria che sopporti le sue botte, le sue violenze, le sue sevizie.

Quanto a me, anche se è impopolare, vorrei che questo non accadesse mai. Che per il resto della vita Cosimo restasse in una cella guardando quello spazio di mondo che una finestra con delle sbarre ti consente di vedere. Ma questo è un desiderio. La giustizia è tutta un’altra cosa.

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