Milo Infante

blog personale

Il fatto del giorno

Le baby prostitute nel Paese degli ipocriti

Siamo davvero un Paese di ipocriti, e la riprova è che i soliti opinionisti hanno cominciato a descrivere i clienti delle baby prostitute dei Parioli come delle vittime, ingenui ed appassionati innamorati, trovatisi loro malgrado nelle grinfie di ragazzine spregiudicate e pronte a tutto. E’ bastato che saltasse fuori qualche nome illustre e che la lista dei clienti si arricchisse di mariti e figli “vip” per trasformare un reato tra i più schifosi in una semplice scappatella coniugale, uno spiacevole equivoco nato esclusivamente dal fatto che, si sa, “le ragazzine oggi a 14 anni sembrano tutte ventenni”.  baby-prostitute-281533

Facile scriverlo sui giornali o blaterarlo nei salotti televisivi, ma provate a dirlo ad un medico, magari pediatra, e vi prenderà giustamente per pazzi. Oppure guardatevi interno e fate la prova che ho voluto fare io un giorno che, nella scuola di mio figlio Daniele, ho guardato con attenzione le alunne di una prima superiore uscire dall’istituto. Di tutte le ragazze nemmeno una, pur immaginandole con un trucco un po’ pesante, poteva essere scambiata per una diciottenne. Ma guarda: proprio quello che hanno pensato molti clienti delle baby prostitute dei Parioli scappando a gambe levate e almeno uno di quelle di Savona che, con la sua denuncia, ha stroncato sul nascere l’infame carriera che le ragazzine genovesi, al pari delle loro coetanee romane, si apprestavano ad intraprendere.

A leggere gli atti dell’inchiesta romana, poi, si capisce come solo chi voleva davvero credere alla favoletta dei diciott’anni è diventato cliente, spesso assiduo. In molti invece sono scappati a gambe levate, egualmente vigliacchi perché invece di andare in polizia a raccontare quello che avevano visto hanno preferito rimettersi subito a caccia di nuove prede, giovanissime sì ma non troppo, lasciando le due adolescenti romane nelle mani dei loro sfruttatori e violentatori. baby-squillo

Già perché è bene ricordare che di violenza psicologica e sessuale si tratta, senza se e senza ma: adulti che sfruttano l’immaturità sentimentale e sessuale di ragazzine strappate alla loro infanzia troppo presto, figlie di una società materialista e spietata che sul denaro e sul potere d’acquisto ha sacrificato valori e sentimenti.

In attesa che i clienti vengano giudicati e condannati  nei tribunali  dal momento che in qualche caso sono già stati  assolti da mogli, fidanzate e opinionisti illustri, resta solo la speranza che questa squallida vicenda possa servire a tutti noi per comprendere meglio dove la nostra società stia sbagliando, quali i valori distorti che stiamo trasmettendo ai nostri figli, gli esempi sbagliati, l’educazione non adeguata a questi tempi  tempi bui.

 

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