Milo Infante

blog personale

Il Giramondo

Dublino, capitale rock

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Il sottofondo musicale per questo viaggio, non c’è neanche bisogno di dirlo, è quello degli U2. Per chi è diventato grande negli anni Ottanta ascoltando Bono e soci (The Edge, Adam Clayton, Larry Mullen) e ha imparato l’inglese cantando “Pride” c’è solo una città da visitare: Dublino. Perché da lì è cominciato tutto. La leggenda racconta che nel 1976 Larry Mullen era uno studente di 15 anni del liceo Mount Temple di Clontarf, quartiere nord di Dublino, quando mise l’annuncio nella bacheca delle scuola: «Batterista disponibile per formare un gruppo». Pochi giorni dopo nella cucina di casa sua nacquero gli U2. Il nuovo album della mitica rock band uscirà a novembre. In attesa, godiamoci una breve vacanza nella capitale irlandese, magari andando alla caccia dei fantasmi perché a fine ottobre ricorre Halloween (e da queste parti è parecchio sentito).

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Visita classica oppure tour originali

Mete classiche da visitare sono il Trinity College, sede di una delle più prestigiose università europee (qui ha studiato Oscar Wilde), con la sua affascinante Old Library (più di 200mila volumi) e il Books of Kells (manoscritto miniato realizzato dai monaci irlandesi in epoca medioevale) e la St.Patrick’s Cathedral, simbolo della Chiesa irlandese (qui è tumulato anche Jonathan Swift, autore de “I viaggi di Gulliver”). Nell’album di viaggio non può mancare uno scatto dall’Ha ‘Penny Bridge, il ponte che unisce le due sponde del ponte Liffey è uno dei luoghi più fotografati della città. La visita classica comprende anche il National Museum, la National Gallery of Ireland, il Dublin Writers Museum,  la Municipal Gallery of modern art e il capolavoro georgiano Gate Theatre.Trinity-College-Dublin-de-007

Per visitare Dublino in maniera diversa, fuori dei circuiti più battiti dai turisti, si può partecipare alle passeggiate di Le cool Experience (leccol.com): i walking tour di un’ora mezza o due, accompagnati da veri dubliners, sono sempre diversi anche in base alla programmazione culturale cittadina. I tour possono portare alla scoperta di botteghe artistiche, gallerie d’arte, negozi originali (come quelli di tatuaggi) e molte altre originalità dublinesi. Un altro insolito tour a piedi è quello organizzato dal Literary Pub Crawl: si va di pub in pub, partendo dal mitico Duke, alternando una pinta a una lezione di storia e citazioni di Joyce, Behan, Beckett e Yeats (dublinpubcrawl.com).

 

Musei curiosi e nuove tendenze artistiche

Se vi piace andar per musei, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Tra i più “cool” c’è The little museum of Dublin (15 St Stephen’s Green, tel. +353 1 661 1000; littlemuseum.ie) che raccoglie cimeli e reperti della storia più recente della città: tra questi un album firmato degli U2 e la copia della maschera mortuaria di James Joyce. Per gli appassionati dei miti celti c’è il NationalLeprechaunMuseum (Twilfit House – Jervis Street, +353 1 873 3899; leprechaunmuseum.ie). Il DollsHospitalMuseum (Powerscourt Townhouse Centre, 59   S William St, tel. +353 1 675 3878; dollstore.ie) è il paradiso di bambini e collezionisti adulti.

Temple Bar, nella città vecchia, è il quartiere bohemien ritrovo di artisti e musicisti e luogo di riferimento per carpire le nuove tendenze culturali. Punto di riferimento per cinefili e appassionati di fotografia che possono visitare l’Irish Film Institute (ifi.ie), la Gallery of Photographic (galleryofphotography.ie) e il National Photogallery Archive (nli.ie). A Temple Bar si trovano anche ristoranti, negozi, pub, bar (dove sorseggiare dell’ottimo whisky irlandese) e ogni sabato il nuovo Designer Mart a Cow’s Lane offre una vetrina a designer irlandesi (ma anche artisti che si sono trasferiti sull’isola) tra un mix eclettico di artigianato contemporaneo e vintage, vestiti fatti a mano, ceramiche, arti visive e gioielli.

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Shopping e pause caffè

Gli amanti dello shopping hanno a disposizione due opzioni: Grafton Street (dai giardini del Trinity college fino al cancello del parco di St. Stephen’s Green) pedonale e ricca di negozi originali, oppure O’Connel Street dove si trovano i negozi di grandi catene e grandi magazzini. Tra i mercatini dove scovare a buon prezzo libri, abiti di alta moda vintage, oggetti di modernariato e stampe c’è quello di The George Street Arcade (Great George’s St; georgestreetarcade.ie). Mentre al Ferocius Mingle Market (72 Thomas St  The Coombe, ogni giovedì) si comprano gadgets di ogni tipo. Il tempo a Dublino scorre veloce tra musei, shopping e visite guidate. Per una sosta o uno spuntino è d’obbligo fermarsi al Bewley’s Oriental Cafè, fulcro della vita letteraria dublinese, che si affaccia su Grafton Street (tel. +353 1 672 7720; bewleys.com). Oppure gustare una prelibatezza da The Queen of Tarts (Cows Lane, Dame St, tel. +353 1 633 4681; queenoftarts.ie): ottimo per il brunch.

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Cibo stellato e pinte di Guinness

Dublino pullula di ristoranti di qualsiasi genere in ogni parte della città, diventata negli ultimi anni un vero e proprio tempio culinario. Locali stellati della Guida Michelin sono L’Ecrivain (109a Baggot Street Lower, tel. +353 1 661 1919; l’ecrivain.com) e Chapter One (19 Cearnóg Parnell Thuaidh, tel. +353 1 873 2266; chapteronerestaurant.com). Tra le tante novità, Rock Lobster (24 Donnybrook Rd, tel. +353 1 202 8585; rocklobster.ie): specialità bistecche e frutti di mare.

Ma l’istituzione irlandese è il pub. A Dublino ce ne sono più di mille, ritrovi per letterati, artisti, rockstar, personaggi. Locali vittoriani sono The Stags Head (1 Cúirt an Dáma, tel. +353 1 679 3687), che propone pinte di Guinness fin dal 1770 e buona musica dal vivo, Ryan’s (28 Parkgate St, tel. +353 1 677 6097) disseta e rifocilla i dublinesi dal 1886. Indirizzi di pub famosi dove ascoltare musica tradizionale irlandese sono: O’Donoghues (15 Merrion Row, tel. +353 1 660 7194; odonoghues.ie) e The Cobblestone (77 King St N, tel. +353 1 872 1799; cubblestonepub.ie).

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Caccia agli U2

E per chiudere ritornando agli U2, ecco qualche indirizzo legato alla rock band irlandese. The Project Arts Theatre (39 E Essex St , tel. +353 1 881 9613; projectartcentre.ie) ha un significato speciale per il gruppo e i loro fan perché è qui che furono presentati al loro leggendario manager, Paul McGuinness, dopo uno dei loro primi concerti nel 1978. Si trova di fronte al Clarence Hotel in Temple Bar, che è di proprietà di Bono e The Edge (è frequentato da vip e un po’ caro). A Windmill Lane, nel nuovo quartiere dei Docklands, non lontano dal ponte di Samuel Beckett, si trova il primo studio di registrazione degli U2. Nelle vicinanze, al numero 4 di Windmill Lane, si trova il “muro degli U2” dove i fan lasciano messaggi o disegni. Al 9 di  Earl Street North c’è il Bonavox hearing aid store che ha ispirato il nome d’arte di Paul Hewson (Bono, per l’appunto) e in Malahide Road North si trova la Mount Temple Comprehensive School dove Larry Mullen jr appese in bacheca l’annuncio per formare una band. L’Hard Rock Cafè di Dublino in Temple Bar (12 Fleet Street, tel. +353 1 671 7777; hardrock.com) ospita diversi memoriabilia della band compresa un’auto Trabant risalente all’epoca dell’album Zoo TV, gli occhiali da sole di Bono indossati nel video di Beautiful Day e il testo scritto a mano della canzone “Please