Milo Infante

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La politica dell’insulto e l’insulto della politica

La politica dell’insulto e l’insulto della politica

Il vice presidente del Senato Roberto Calderoli che dà dell’orango al ministro per l’integrazione Cécile Kyenge non è che l’ultima dimostrazione di come la politica non rappresenti più il nostro Paese. O, per meglio dire, rappresenta la parte più becera, più volgare, sempre e comunque più lontana dai bisogni dei cittadini. Insomma  l’Italia razzista e intollerante, l’Italia del femminicidio e di “quelle che se la sono andata a cercare”, l’Italia dei furbi e dei furbetti, del “bunga bunga” e dei falsi invalidi, degli evasori e dei condoni.imagesCANQ7GOB Di quell’Italia che fa paura all’Europa (e non solo) e a cui forse pensava Giorgio Gaber quando non si sentiva italiano.

E così mentre i nostri conti pubblici soffrono, gli italiani tirano la cinghia e rinunciano alle vacanze, la benzina e il gasolio sono i più cari d’Europa,  l’Iva rischia di aumentare e l’Imu di rimanere eccoci qui ad occuparci di Roberto Calderoli e dei suoi insulti alla ministra, cui già in precedenza illustri compagni di partito non avevano risparmiato battute e offese, vedasi Borghezio e persino Erminio Boso, l’ex Obelix della Padania tristemente famoso per la sua proposta di far viaggiare “i negri” in apposite carrozze. Certo Calderoli è in buona compagnia, in questo assolutamente bipartisan, e non è quindi stato il primo e non sarà l’ultimo ad utilizzare “una battuta” per ferire un’avversaria politica. imagesCAKR189Z

Di Silvio Berlusconi ricorderete certo il “Più bella che intelligente” rivolto a Rosy  Bindi nel salotto di Vespa, e ancora quell’epiteto intercettato riferito al cancelliere tedesco Angela Merkel, “Culona inchiavabile” che fece rabbrividire le diplomazie di mezza europa. Meglio fece, in tempi più recenti il cantante prestato alla politica (pardon, assessore “tecnico” in Sicilia) Franco Battiato che definì “puttane” le donne in Parlamento invitandole ad aprire un bordello. Subito imitato a  Brescia da un gruppo di oppositori politici che impedirono alla Santanché di parlare ad un comizio rivolgendole gli stessi insulti, e persino da semplici consiglieri di zona a Milano, tanto da costringere le loro colleghe a rivolgersi direttamente al sindaco Pisapia chiedendogli di intervenire per ricordare ai consiglieri che non necessariamente si deve manifestare il proprio dissenso nei confronti delle avversarie politiche invitandole ad intraprendere il mestiere più antico ( e umiliante) del mondo. Minacce pesantissime anche per l’ex ministro Mara Carfagna, imagesCAY518WH

costretta a rivolgersi alla polizia dopo aver ricevuto lettere e messaggi di morte  via internet.

Laddove poi l’insulto diretto non è possibile o consigliabile ecco puntuale arrivare la calunnia, sussurrata nei corridoi e puntualmente ripresa, con finto sdegno, da giornali e giornalini. Per informazioni rivolgersi a Carfagna, Prestigiacomo, tanto per citare i casi più eclatanti.

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Donne offese, donne umiliate, donne sempre e comunque viste e trattate come un oggetto, meglio se sessuale. Non a caso appena nominata Presidente della Camera al solito cretino venne in mente di fare il simpatico e mettere in rete dei fotomontaggi di pornostar al lavoro con il volto di Laura Boldrini. Nessuno si è chiesto se ha degnato di cotanta considerazione anche l’omologo al Senato della Boldrini, Pietro Grasso. Ma forse è meglio non saperlo anche perché si tratterebbe di un caso più unico che raro.

 

A tenere banco, nel nostro Paese, è sempre e comunque il “corpo delle donne” , tanto per citare un documentario che qualche tempo fa volle dimostrare come la televisione riesca a mortificare la donna privandola di contenuti, parola e vestiti (e non necessariamente in quest’ordine). Partiva dalle veline di Striscia, Lorella Zanardo, autrice del documentario, ma forse avrebbe dovuto occuparsi anche di quelle in politica.imagesCA24XRQG

 

Certo è che il tempo non porta più miti consigli. Anzi, se possibile, il corpo delle donne è sempre più spogliato, mostrato, sfruttato. Dal momento che è estate, vi propongo un piccolo quiz stile settimana enigmistica. Vediamo se indovinate il sito che oggi, lunedì 15 luglio 2013, pubblica nella sua home page le seguenti fotogallery/notizie:

  • Miami, Paris Hilton si rilassa in spiaggia
  • Malibù, la modella di fitness Jennifer Nicole Lee in piscina
  • Raffaelle Fico, mare sdraio e messaggini
  • Natalia Bush, lo shopping della maggiorata
  • Mini e reggiseno, Lady Gaga passeggia così
  • La surfista è troppo sexy, polemica sullo spot
  • Susanna Messaggio fisico mozzafiato
  • Tennis, la svolta sexy di Marion Bartoli al galà
  • Samantha De Grenet mini costume al Forte
  • Ilary Blasy supermamma a Sabaudia
  • L’ex velina Veridiana in forma in Sicilia
  • Star quasi nude, vestite per finta
  • Mariah Carey in bikini nel mare di Capri
  • Fiat, donne nude per la 500 Abarth

 

Indovinato? Leggete in fondo all’articolo per avere conferma. Vi dico subito che se state pensando all’edizione italiana di Playboy vi state sbagliando.

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Giusto per la par condicio, prima di lasciarvi alla soluzione del quiz, un piccolo accenno anche agli uomini che  talvolta  non se la passano meglio. Massimo D’Alema definì Renato Brunetta un “energumeno tascabile” e persino Romano Prodi (detto “il Mortadella”) riuscì a perdere la sua consueta calma e diede dell’ubriaco a Berlusconi che peraltro sicuramente vanta il maggior numero di epiteti mai coniati per un solo uomo politico: psiconano e satrapo di Arcore solo per ricordare i più in voga al momento.

 

Potremmo andare avanti a lungo, ma sarebbe tempo perso, e al nostro Paese di tempo ne rimane davvero poco. Tra poche ore, con tutta probabilità, con le dimissioni del vice presidente Calderoli  si chiuderà anche questa brutta pagina degli insulti alla ministra Kyenge e forse potremo tornare ad occuparci di cose serie. Almeno fino alla prossima “sparata”. Sotto a chi tocca.

 

 

 

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